Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2011

L’importanza di conoscere un meccanico

Immagine
I nostri piu’ affezionati lettori (ci piacerebbe poter dire “i nostri venticinque lettori” di manzoniana memoria, ma dubitiamo di arrivare a un numero cosi’ alto ) di certo ricorderanno una delle nostre prime ammissioni: nel nostro gruppo non ci sono giardinieri esperti . Lo ripetiamo anche se “ Excusatio non petita, accusatio manifesta ”…. Oggi abbiamo fatto manutenzione dell’aiuola di Quarto Inferiore. Per fortuna, un meccanico di nostra conoscenza ci ha gentilmente sistemato il tagliaerba. A quanto pare, l’altra volta abbiamo fatto una fatica erculea ad avviarlo per qualche problema di carburazione . O almeno, questo e’ il poco che abbiamo capito dalla spiegazione che ci e’ stata data dall’esperto di motori. Eh gia’, tra di noi non ci sono giardinieri, ma nemmeno meccanici . Il massimo che possiamo fare, quando si ferma la macchina, e’ accostare, aprire il cofano, guardare con aria interrogativa il monumento astratto costituito da valvole e pistoni finche’ qualcuno di noi propo

Una questione di lana caprina

Ultimamente, grazie soprattutto alle attivita’ di alcuni gruppi, il Guerrilla Gardening sta diventando argomento sempre piu’ conosciuto . Saltellando qua e la’ in Rete, si trovano numerosi e recenti articoli riguardante un movimento che, in altre nazioni, e’ decisamente piu’ antico rispetto a noi. (Ehi! chi ha detto  “Arriviamo sempre dopo la puzza?”!!!). Citando Oscar Wilde: bene o male, l’importante e’ che se ne parli . E allora accogliamo sempre con piacere gli interessi nei confronti del giardinaggio d’assalto. Questo link  vi trasportera’ ad un interessante articolo ("Guerrilla Gardening: evento o processo?") che da’ spunto a qualche riflessione (e questo e’ un bene) anche se, a nostro modo di vedere le cose, le conclusioni sono un po’ affrettate. In particolare, il fenomeno del Guerrilla Gardening viene confrontato con quello dei giardini comunitari e degli orti urbani condivisi , come se le due cose fossero in qualche modo in contrapposizione. Certo, le realt

L'uomo che piantava gli alberi (Jean Giono, 1953)

Una quarantina circa di anni fa, stavo facendo una lunga camminata, tra cime assolutamente sconosciute ai turisti, in quella antica regione delle Alpi che penetra in Provenza. Questa regione è delimitata a sud-est e a sud dal corso medio della Durance, tra Sisteron e Mirabeau; a nord dal corso superiore della Drome, dalla sorgente sino a Die; a ovest dalle pianure del Comtat Venaissin e i contrafforti del Monte Ventoux. Essa comprende tutta la parte settentrionale del dipartimento delle Basse Alpi, il sud della Drome e una piccola enclave della Valchiusa. Si trattava, quando intrapresi la mia lunga passeggiata in quel deserto, di lande nude e monotone, tra i milledue e i milletrecento metri di altitudine. L’unica vegetazione che vi cresceva era la lavanda selvatica . Attraversavo la regione per la sua massima larghezza e, dopo tre giorni di marcia, mi ritrovavo in mezzo a una desolazione senza pari. Mi accampai di fianco allo scheletro di un villaggio abbandonato. Non avevo più a