"Gli faro' un'offerta che non potranno rifiutare...."


Qualche tempo fa, dopo i primi attacchi verdi, siamo stati contattati da un’agenzia di immagine (o qualcosa del genere) che stava lavorando al rilancio pubblicitario di un prodotto di una famosa ditta alimentare, con lo scopo di “svecchiare” il brand ed avvicinare dei consumatori meno…. consumati dal tempo.

E cosi’, abbiamo avuto un meeting con il project manager per stabilire il target della nostra mission….

Vi sembrera’ assurdo, ma parlano esattamente in questo modo.

La cosa ha scatenato subito una serie di riflessioni tra i membri di Terra di Nettuno.

Alcuni, categorici, hanno da subito detto che non dovevamo nemmeno andare a sentire cosa avevano da proporci; altri si sono dimostrati piu’ possibilisti.

Dal momento che avevamo risposto al primo contatto arrivatoci tramite Facebook, dando inizio ad un breve scambio di mail, abbiamo deciso (almeno per buona educazione) di incontrarli.

Alla fine, i piu' scettici avevano ragione.

E’ venuto fuori che ci avrebbero organizzato un attacco in notturna, in una zona molto in vista della citta’ (per esempio, ricoprendo di erba verde il monolito della Piazzola) fornendoci il materiale e chiedendo, in cambio, di rivendicare l'azione accostando il nostro nome al loro logo.

La prima obiezione che abbiamo posto e’ stata che noi, a meno di ragioni logistiche, preferiamo gli attacchi diurni perche’ ci piace l’idea di incuriosire i passanti.

Ovviamente, questo non collimava con il fine “commerciale” dell’iniziativa: un’opera compiuta di notte, l’indomani, avrebbe sorpreso molta piu’ gente (e attirato lo sguardo verso il marchio) di quanto avrebbe potuto fare il vedere alcune persone lavorare alla luce del sole.

La seconda obiezione e’ stata che, per fare una cosa del genere, avremmo dovuto operare con il beneplacito dell’amministrazione comunale.

Chiunque abbia a cuore il Guerrilla Gardening, capirebbe che questa cosa non ha senso.
Nessun giardiniere d’assalto chiederebbe a chicchessia il permesso di riqualificare un’aiuola o un vaso abbandonato. Lo spirito del Guerrilla Gardening e’ proprio quello di agire, di darsi da fare e rendere piu’ bella la citta’ dove si vive, che ci sia un’autorizzazione oppure no.

Capiamo perfettamente le necessita’ commerciali di chi ci ha proposto la collaborazione e abbiamo apprezzato l’interesse per un movimento considerato “giovane”, ma abbiamo deciso di rinunciare,  perche’ avevamo il timore che quell’azienda avrebbe poi stabilito tempi e modi degli attacchi futuri (se il nome Terra di Nettuno si fosse legato alla "Ditta Tutto&Niente Srl", non avremmo piu’ potuto organizzare azioni in maniera autonoma per non incorrere in qualche casino qualora avessimo attaccato zone non autorizzate) e perche’ ci sembrava di snaturare il concetto stesso di Guerrilla Gardening.

Presi un po’ alla sprovvista, siamo anche andati a chiedere l’opinione a gruppi e guerriglieri piu’ esperti di noi e, in effetti, molti ci hanno avvertito che l’accettare una joint venture (per parlare come loro!) del genere avrebbe potuto “bruciare” la nostra identita’.

Insomma, non troviamo nulla di disdicevole in cio’ che ci e’ stato proposto, ma abbiamo deciso di restare un movimento spontaneo, altamente (dis)organizzato e libero.

Abbiamo fatto bene? Abbiamo fatto male?
Come diceva, quello?
“Ai posteri, l’ardua sentenza”.

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